Domande frequenti
Elenco di risposte alle domande più frequenti raccolte dalle richieste di assistenza dei cittadini.
Puoi richiederlo online tramite il sito ANPR (www.anpr.interno.it), oppure recandoti all’Ufficio Anagrafe con un documento di identità in corso di validità.
Dipende dall’uso: se non rientra tra i casi di esenzione, è soggetto a marca da bollo da € 16,00. In alcuni casi è gratuito (es. uso scolastico, concorsi pubblici, AIRE).
Sì, se muniti di delega scritta e copia del documento del delegante.
Puoi presentare richiesta all’Ufficio Anagrafe compilando l’apposito modulo, allegando i documenti di identità di tutti i componenti del nucleo familiare e il contratto di affitto o la documentazione che attesti il possesso dell'immobile.
Di norma l’iscrizione avviene entro 2 giorni lavorativi. Segue un accertamento da parte della Polizia Locale o dell’Ufficiale d’Anagrafe, che verifica l’effettiva dimora.
Sì, è consigliato. Puoi prenotare telefonicamente o tramite email. Ricorda di portare una fototessera recente, tessera sanitaria e il documento scaduto o in scadenza.
Sì, l’autocertificazione ha lo stesso valore legale del certificato e può essere utilizzata nei rapporti con la Pubblica Amministrazione e con i gestori di servizi pubblici.
Devi presentare una richiesta di cambio indirizzo, come per un normale cambio di residenza, compilando l’apposito modulo e indicando i dati dell’abitazione di destinazione.
I certificati anagrafici hanno validità di 6 mesi, salvo modifiche dei dati in essi contenuti. La data di rilascio è riportata sul certificato stesso.
Sì, se la richiesta è firmata digitalmente o accompagnata da copia del documento. I certificati possono essere inviati in formato PDF, anche firmati digitalmente dal funzionario.
Si può recare presso l'Ufficio Stato Civile del Comune.
Bisogna presentarsi presso il Comune della sposa o dello sposo per fare richiesta all'Ufficio Matrimoni. È possibile andare allo sportello con il modulo gi compilato (richiesta di pubblicazioni di matrimonio)
Per le date prima del 1931 è competenza dello Stato Civile, dal 1931 in poi se ne occupa il Servizio Anagrafe.
La cancellazione dall'AIRE viene effettuata in caso di rimpatrio, morte, irreperibilità o perdita della cittadinanza. In caso di rimpatrio, muniti di valido documento di riconoscimento, presentare istanza al competente Servizio Demografici.
alla direzione sanitaria dell'ospedale entro 3 giorni dalla nascita o nel comune di nascita entro 10 giorni; oppure presso l'Ufficio dello stato civile del Comune di residenza dei genitori, sempre entro 10 giorni dal parto. Nel caso in cui i genitori abitino in due Comuni diversi, la denuncia va fatta al Comune di residenza della madre, a meno che i genitori non decidano diversamente (è quanto prevede la Legge Bersani).
I cittadini disposti a svolgere le funzioni di scrutatore o presidente di seggio elettorale, dovranno presentare domanda per l'iscrizione nell'apposito "albo" da inoltrarsi al Comune. Per ogni ulteriore informazione rivolgersi all'Ufficio Elettorale Comunale.
La cittadinanza italiana può essere richiesta anche dagli stranieri che risiedono in Italia da almeno dieci anni e sono in possesso di determinati requisiti. In particolare il richiedente deve dimostrare di avere redditi sufficienti al sostentamento, di non avere precedenti penali, di non essere in possesso di motivi ostativi per la sicurezza della Repubblica. Si può diventare cittadini italiani anche per matrimonio. La 'cittadinanza per matrimonio' è riconosciuta dal prefetto della provincia di residenza del richiedente.
Si tratta di due entità profondamente differenti. L'unione civile può intercorrere tra persone dello stesso sesso, maggiorenni, senza rapporti di parentela. Per stipulare un'unione civile si deve rendere una dichiarazione davanti all'Ufficiale dello Stato Civile e a due testimoni: l'atto sarà conservato nei Registri dello Stato Civile. Si può decidere che il cognome di una delle due persone sia comune ad entrambe. Le coppie di fatto invece sono costituite da due persone maggiorenni, di sesso uguale o diverso, con legami affettivi di coppia e di assistenza reciproca morale e materiale. Secondo la legge italiana le convivenze non sono documentate in un atto: si deve solo chiedere che i dati di entrambi i conviventi siano inseriti nello stesso Stato di Famiglia. Il cognome di ciascuno dei due resterà invariato.
Chi ospita un cittadino extracomunitario, anche se minore, nella propria abitazione deve darne comunicazione entro 48 ore all'Autorità di Pubblica Sicurezza del luogo dove si trova l'immobile. Lo stesso obbligo sussiste per chiunque cede la proprietà o il godimento di beni immobili, rustici o urbani a cittadini extracomunitari. In quest'ultimo caso oltre alla dichiarazione di ospitalità deve essere compilata anche la comunicazione di cessione fabbricato. La dichiarazione deve essere fatta dalla persona proprietaria dell'immobile o titolare del contratto di locazione compilando l'apposito modulo. La dichiarazione di ospitalità va consegnata all'Autorità di Pubblica Sicurezza del luogo dove si trova l'immobile. Nei Comuni dove non c'è la Questura o un Commissariato di POLIZIA LOCALE, l'Autorità competente a ricevere la dichiarazione è il Sindaco.
Viene rilasciato allo sportello solo agli sposi